Tutti i segreti per pitturare sul vetro

pitturare sul vetro
Tutti i segreti per pitturare sul vetro

La pittura sul vetro è un’arte antica e in grado di offrire molto dal punto di vista estetico. Tuttavia è importante sottolineare che è ideale per chi è abile nei lavori fai da te e appropriato per decorare anche piastrelle. Premesso ciò, per portare a buon fine l’opera è necessario carpire a fondo tutti i segreti per pitturare sul vetro, usare colori adatti e avere alcune importanti accortezze in termini di applicazione della vernice scelta.

La preparazione del vetro da pitturare 

Pitturare sul vetro è un modo unico quanto originale per creare oggetti raffinati da esporre in casa o da sfruttare come idea regalo per amici e parenti. Questa tipologia di lavoro inoltre non richiede molto tempo né tanto meno particolari cavalletti; infatti, ne basta uno sufficiente per tenerlo ben fermo e in posizione agevole per le mani. Fatta questa importante precisazione, va altresì aggiunto che prima di iniziare il lavoro bisogna lavare il vetro con il solo utilizzo di acqua tiepida e un detergente non acido. Alla fine va asciugato accuratamente prima con un panno morbido e poi con della carta (preferibilmente quella dei quotidiani) in modo da ottenerlo privo di opacità e striature.

La scelta della figura da dipingere sul vetro

Una volta che il vetro è perfettamente pulito, per ottimizzare il risultato è opportuno rimuovere eventuali granelli di polvere o pelucchi che si sono accumulati sulla sua superficie e che potrebbero impedire ai colori di attecchire. Premesso ciò, si può finalmente procedere con il lavoro vero e proprio, iniziando con la creazione su della carta trasparente (anche quella da forno) di un disegno che piace in modo particolare come ad esempio quello raffigurante un fiore, un paesaggio montano o marittimo o ancora qualcosa di astratto e multicolore. A tale proposito vale la pena aggiungere che in mancanza di idee in termini di soggetti da disegnare, ci sono dei siti web che propongono diverse figure da stampare sia in bianco e nero che a colori e sulle suddette tipologie di carte. Premesso ciò, una volta completato il disegno con la matita (o la stampa), il foglio di carta trasparente va adagiato sul ripiano di un tavolo, dopodiché si ricopre per intero con il vetro in precedenza pulito e messo da parte. Questa azione permette di intravedere attraverso il vetro stesso il disegno sottostante e di ricalcarlo fedelmente con un pennarello indelebile a punta sottile, quest’ultimo ideale per evitare spessori e sbavature. A questo punto dopo aver provveduto a tutti gli eventuali ritocchi, il vetro va messo da parte il tempo necessario per far asciugare l’inchiostro del pennarello.

Pitturare sul vetro con colori adatti 

Per pitturare sul vetro è necessario utilizzare almeno uno dei tre tipi di vernice in grado di attecchire su questo materiale. Nello specifico si tratta dello smalto acrilico ideale proprio per piastrelle o vetro, vernici a base di solvente appositamente formulate o per dello smalto a fuoco disponibile sia del tipo piano che bombato. Premesso ciò indipendentemente dal tipo di vernice per vetro che si sceglie, è altresì importante aggiungere che è sempre meglio leggere le istruzioni fornite sul prodotto, poiché per alcune ci sono passaggi preliminari da eseguire come ad esempio l’applicazione di un primer o di una finitura. Tuttavia, se il lavoro non prevede tale accortezza allora si può procedere con altre vernici da usare direttamente sulle parti del vetro da colorare. 

Completare la pitturazione sul vetro

Per pitturare direttamente sul vetro con lo smalto acrilico o con delle tempere, basta utilizzare un qualsiasi tipo di pennello anche se conviene optare per quello con setole naturali che rispetto alle sintetiche non lascia tratti visibili e quindi offre una copertura liscia e uniforme. Le spugne sono tuttavia la scelta più comune per dipingere con uno stencil e che anche nel caso del vetro possono rivelarsi utili quando ad esempio sulla superficie interessata non ci sono disegni ben delineati bensì soltanto una o più parti rifinite a tinta unica. 

Pitturare sul vetro con gli smalti a fuoco

Se dopo aver impostato un disegno sul vetro e provveduto alla stesura del colore delle varie tonalità necessarie per completarlo in tutti i suoi dettagli e si è optato per la vernice a fuoco, bisogna procedere come di seguito descritto. La necessità di questo passaggio dipende proprio dalla vernice per vetro che è stata scelta. Se infatti si è optato per lo smalto a fuoco il quadro deve essere cotto. Il calore del forno domestico stabilizza infatti il prodotto e gli conferisce lucentezza, bombatura (o finitura piana) e durata. Anche in questo caso sia in termini d’uso e di modalità di applicazione dello smalto nonché di quelli di cottura, è consigliato consultare le istruzioni fornite dal brand produttore. Detto ciò, una volta che il vetro è stato pitturato e i colori a fuoco hanno attecchito bene, si fa raffreddare e poi si può procedere con una spruzzata di un flatting di protezione che è possibile scegliere tra quello lucido oppure in grado di regalare una finitura opaca.