Pangu, il mito della creazione secondo la cultura cinese

Anche nelle culture orientali, come in quelle occidentali, le origini dell’universo affondano le loro radici in un misto di miti, leggende e religione. Il mito della creazione di Pangu, è una delle leggende più tramandate in Cina con cui gli antichi cercavano di dare una spiegazione dell’origine del mondo.

Pangu
Pangu il mito

In principio vi era il nulla, l’oscurità. Il mondo era una sorta di uovo che vagava nell’infinito e al suo interno vi era solo il caos.  Anche se poco hanno a che vedere, è curioso vedere come la spiegazione scientifica del Big Bang e questo mito cinese abbiano dei punti in comune vero? Secondo la scienza, la creazione dell’universo è dovuta all’esplosione di una “pera cosmica” che vagava nel nulla e che, una volta esplosa, diede origine alle cose ed al tempo.

Tornando al mito di Pangu, all’interno di quest’uovo siderale oltre al caos vi era anche un gigante di nome Pangu che dormiva. Quando si svegliò, repentinamente, l’uovo si ruppe e il suo contenuto si riversò all’esterno.

Tutta la materia leggera iniziò a fluttuare andando a creare il cielo e la volta celeste mentre tutte le cose pesanti andarono verso il basso formando il pianeta Terra. Pangu, in tutto ciò, avendo paura che i due elementi collassassero uno sull’altro,  li mantenne separati finché ne ebbe la forza.

In particolare con braccia e testa manteneva il cielo, mentre con la forza delle sue gambe e con i piedi si occupava della Terra. Anche qui appare una curiosa analogia con il mondo occidentale, in particolare con quello ellenico. Secondo gli Antichi Greci infatti esisteva un gigante di nome Atlas, Atlante in italiano,  che secondo la mitologia classica sosteneva il peso della Terra intera, mentre per Omero nella sua Odissea, sosteneva proprio il cielo evitandone la caduta. 

La creazione del mondo secondo i cinesi

Sebbene il gigante Pangu fosse un essere mitologico dalla forza strabiliante, arrivò anche per lui il momento di morire. Le scritture e i racconti sostengono che la sua morte arrivò solo quando cielo e terra furno sufficientemente stabili da non necessitare nessun sostegno. 

Dopo la morte, il corpo di Pangu diede vida agli elementi del mondo così come li conosciamo oggi. In particolare:

  • Il suo sudore originò la pioggia e la rugiada
  • Le sue forti braccia originarono i monti
  • La sua carne diventò terra fertile da coltivare
  • Le sue vene si trasformarono in cammini e sentieri
  • I capelli diventarono corpi celesti
  • Dall’occhio sinistro nacque il sole
  • Dall’occhio destro si originò la luna 
  • Il suo respiro diventò vento.

La nascita dell’uomo secondo i cinesi

Bisogna fare una precisazione, il mito di Pangu, spiega la creazione della Terra ma non quella dell’uomo. I cinesi attribuiscono infatti  la nascita dell’uomo alla Dea Nuwa. I miti sulla creazione e su Nuwa sono tantissimi ed alcuni risalgono addirittura a prima della nascita di un popolo cinese propriamente detto. 

Ad ogni modo, il mito racconta grosso modo in tutte le sue versioni quanto segue.

Dopo la morte di Pangu, la terra era abitata da Nuwa, una dea con forma di donna dalla testa fino alla vita e con forma di serpente o di pesce (a seconda dei racconti) dalla vita in giù.

Nuwa si sentiva sola e vagava senza una meta. Un giorno, giunta sulle rive del fiume giallo ebbe un’idea. Plasmò con l’argilla prima la donna e poi l’uomo. Per infondere vita a queste due “bambole” soffio nella donna un po’ di yin e nell’uomo un po’ di yang. Ora che le sue creature erano vive iniziarono a farle compagnia e a venerarla e lei, per assicurarsi che questo non finisse regalò loro il matrimonio. 

Da quel momento l’umanità fu in grado di riprodursi e di popolare il pianeta.